Se fosse!

BARBARA

Se Chiara fosse pietra, sarebbe un tempio greco, lei è maestosa, forte e si erge fiera, nonostante la corrosione del corpo, sfidando le intemperie della vita, strutturalmente integra e stupefacente, a emozionante memoria di Colui che l’ha creata.

Se fosse usa ballerina, sarebbe una gitana, la vedreste danzare o piedi nudi per toccare la terra madre, intorno al fuoco che purifica. Si muoverebbe al ritmo di danze antiche e intriganti, con una lunga gonna di mille colori e una catenina alla caviglia, perché Chiara è donna, è armonia, è bellezza, è sensualità senza malizia, è femminilità che ammalia.

Se fosse una canzone, sarebbe melodia struggente in accordi minori, arpeggiata al pianoforte da Elton John; avrebbe parole di Guccini, e la commovente interpretazione di Cocciante.

Perché Chiara è dolcezza, libertà, rabbia e amore; è chiudere gli occhi per portarsi quella poesia nell'anima.

Se fosse una caramella, sarebbe certamente una di quelle che si usano per gli scherzi di carnevale e che ti esplode in bocca appena la assaggi, perché lei ti stupisce anche nella dolcezza.

Se fosse una chiesa, non sarebbe mai una cattedrale gotica di una città famosa, ma un piccolo e sperduto edificio antico di campagna, dove nell'entrare respiri non la grandiosità delle forme, ma il sapore essenziale del sacro.

E se lei fosse un cartone animato, sarebbe “Biancaneve e i sette nani”; lei sarebbe, ovviamente, tutti i sette nani messi insieme, che, sulle note di “Andiam a lavorar”, si recano pazientemente tutti i giorni in miniera. E sì, perché Chiara è l’ingenuità di Cucciolo, le lamentazioni di Brontolo, la stanchezza di Pisolo e la saggezza di Dotto, la gioia di Gongolo, la tenerezza di Mammolo e l’irruenza di Eolo, ma soprattutto Chiara è senso del dovere che non dimentica la responsabilità di portare avanti il compito affidatole, a sprezzo della fatica e del dolore.

Se fosse una sola materia organica, sarebbe sangue; perché lei è pura linfa vitale, e se ti entra dentro, ti nutre in silenzio e ti resta addosso per tutta la vita. Questa è per me, semplicemente Chiara.


LUISA

Se fosse un albero sarebbe un salice.

Sotto le sue lunghe fronde puoi semplicemente ripararti dal sole, o dalla pioggia. Ma puoi anche rifugiarti, nasconderti per stare un po’ con te stesso, per toglierti la maschera...

Se fosse un animale sarebbe un delfino.

E’ forte, simpatico, infonde serenità e sicurezza, Per un pò sta con te, ma poi devi lasciarlo andare nelle profondità del mare dove non lo puoi seguire, dove c’è il buio della notte ma anche tante meravigliose perle...

Se fosse un oggetto sarebbe una freccia.

Arriva al cuore senza tante giravolte e colpisce, magari brucia un po’, ma poi ti accorgi che non sei ferito.

WALTER

Se fosse acqua sarebbe una cascata! Una di quelle cascate che si vedono in montagna. che sembra scaturiscano dal celo.

L’acqua fa un volo mozzafiato nel vuoto ma non si spaventa: si lascia cadere e si rifrange sulle rocce: ciò che può sembrare squarcio, rottura dolore si trasforma in scintille di luce e in rivoli vivificanti.

ALESSEO C.

Se fosse una farfalla sarebbe la più birichina !!! adora fermami a giocare con tutti i bambini che incontra e ama scaldarsi noi sole che la nutre, la più curiosa che non si accontenta del suo prato ma vola oltre, la più’ innamorata, considera unico ogni fiore e profumo, per lei nulla e’ scontato e più di tutte ama la vita ...

ANDREA G

Se fosse una conquista della storia: sarebbe l’America scoperta da Colombo, perché Chiara è sempre una scoperta, un mondo da esplorare.

Se fosse una campionessa dello sport, sarebbe una pugilessa suonata ma sempre pronta a rialzarsi, mai vinta, mai doma.

TANINO

  • Se fosse un uccello sarebbe l’aquila
  • Se fosse un libro sarebbe una favola infinita
  • Se fosse un monte sarebbe l’Everest
  • Se fosse un canto sarebbe il Magnificat
  • Se fosse un angelo sarebbe quello che ci accompagna
  • Se fosse un sogno sarebbe azzurro
  • Se fosse ….

Invece è lei

Indefinibile immenso mistero dentro un corpo mai abbastanza distrutto per contenerlo.

Una parola che sgorga fresca da una fonte di cui non si sa l’origine… forse dal cuore della terra o dall’ultimo confine del cielo. Lei, una creatura testarda e docile, semplice e puntigliosa, fragile e tremendamente forte. Non ha nomi, se non quello della luce. È un segno dell’Amore. Chi la incontra, personalmente o nelle sue pagine, viene invitato dolcemente ad un esodo senza ritorno.

Ecco chi è Chiara

DIEGO

Se fosse un minerale sarebbe l’abastro

Perché Chiara è una pietra evangelicamente viva, materiale “scelto e prezioso” eppure sempre grezzo, pronto a mettersi a disposizione di un Altro e di altri, per una costruzione comune.

Come ogni minerale ha un origine complessa e faticosa, è passata da acque dure, che ne hanno raffinato l’anima e rigato di fatica l’aspetto. Ma ha conservato integra dell’alabastro la caratteristica prima: la traslucidità.

Riceve la luce, ma non solo la riflette, se ne fa attraversare, In modo tale che chi la avvicina ne resta colpito ed è spinto ad andare oltre, a cercare il fondo (e la fonte) di quella luce.

VITTORIO

Se fosse un film, Gian Burrasca le starebbe pure stretto...

Se fosse una pianta, sarebbe un giunco.

Se fosse un ruscello, scorerebbe su rocce carsiche. Sparire e riapparire a suo piacimento mantenendo il più possibile l’anonimato, ecco cosa la contraddistingue.

Se fosse ”non basta". Chiara è Chiara, e solo chi la conosce personalmente può dirsi onorato dì sapere CHIèCHIara ;-)

MAU

Strumento capace d’essere voce delicata e maestosa orchestra, d’essere accompagnamento o stupenda solista, capace di essere dolce, triste, malinconica, profonda, divertente e allegra..